Tratturo
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Il tratturo è un sentiero erboso assai largo che veniva utilizzato dai pastori per compiere la transumanza, ossia per trasferire con cadenza stagionale mandrie e greggi da un'area di pascolo a un'altra.
In particolare, in autunno ci si trasferiva dalle montagne verso le pianure mentre in primavera si compiva lo stesso tragitto in senso opposto, in modo da ovviare alla carenza di foraggio fresco nelle aree montane innevate (in inverno) e nelle pianure siccitose e, un tempo, malariche (in estate).
I tratturi molisani principalmente collegano le zone montuose del Molise o dell’Abruzzo al Tavoliere delle Puglie. Lungo i percorsi si trovano numerose taverne, chiese, rifugi, atti a dare ospitalità ai pastori. Quelli che passano per Ripalimosani sono il Regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera lungo 127 km in Contrada Quercigliole e il “braccio” Cortile-Centocelle lungo 15 km in Contrada Taverna del Cortile che lo collega al Celano-Foggia.
In una planimetria redatta nel XVII secolo, il numero di chiese presenti lungo il percorso Castel di Sangro-Lucera supera quello delle taverne. Esse erano diciannove e delle cinque ancora aperte al culto vi è la chiesa della Madonna della Neve in contrada Quercigliole a Ripalimosani, in passato particolarmente frequentata dai pastori migranti.
La planimetria ne indicava la distanza di "novanta passi" dal tratturo. Una lunga fila di anelli di pietra murati sulle facciate della casa annessa alla chiesa servivano a legarvi i cavalli per la durata della visita. Nei pressi del luogo di culto vi era la "taverna del barone" per il ristoro, con accanto un'altra chiesetta andata distrutta, detta della "Madonna delli Raccomandati".
Ogni anno il 12 agosto sul tratturo nei pressi della chiesa della Madonna della Neve si svolge il Palio delle Quercigliole.
Da questa zona, a circa 750m s.l.m., si gode di un panorama mozzafiato con apissimi orizzonti, dai monti del Matese a quelli del Parco Nazionale d'Abruzzo, dall'Alto Molise alla Majella (da qui puoi vedere tutta la mappa dell'orizzonte).
[Nelle foto il tratturo in C.da Quercigliole]
Nel 2019 la Transumanza è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale. Ancora oggi la famiglia Colantuono di Frosolone ogni anno a maggio rivive tutto l’antico percorso partendo da S. Marco in Lamis, passando per Ripalimosani dove si fermano per una notte intera e proseguendo fino a Frosolone.
Una visibilità al livello mondiale si è avuta anche grazie ad un articolo pubblicato sul New York Times il 16 settembre 2019 dove compare una bellissima foto di copertina che riguarda proprio il tratto di Ripalimosani.
L'arrivo della Transumanza Colantuono alle Quercigliole il 26 maggio 2017: