Chiesa Madre "S. Maria Assunta"
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Non è possibile datare con certezza l'anno della sua definitiva costruzione, i registri parrocchiali, attestano l'esistenza del campanile già nel 1463.
La facciata risale al 1500, mentre la parete posta a nord est è l'unico residuo della chiesa Duecentesca. Cinquecentesco è anche il portale principale cui si accede con quattro gradini, l'impostazione generale e la fastosità dell'insieme sono di ispirazione tardo Barocca e si fondano su volute, cartocci, spirali ed elementi vegetali.
Il portone è in legno di castagno a masso, con numerose riquadrature occupate da formelle a bassorilievo, riguardanti la simbologia liturgica; nella lunetta sono presenti l'effige ad alto rilievo della Madonna e due angeli adoranti ai lati. La pregevole intagliatura, opera di pregevolissima e autentica rarità, è stata realizzata dal campobassano Domenico Petrone nel 1932.
Il bellissimo portone ligneo
Particolare del portone
Il diavolo, Adamo e Eva
Particolare del diavolo
L'interno della chiesa, suddiviso in tre navate slanciate ed eleganti, è abbellito da ben nove altari, il più antico dei quali é quello dell'Epifania, secondo da destra, un tempo altare maggiore, notevole per la lavorazione degli intarsi e i marmi policromi.
Di pregevole fattura sono il coro e il pulpito (entrambi del cinquecento), quest'ultimo in legno intagliato con motivi floreali e drappi, addossato ad un pilastro e sorretto da un aquila che porta sul petto lo stemma del comune. Dirimpetto al coro vi é un organo del 1778. Altre opere di notevole interesse artistico sono un quadro di Scipione Cecere sovrastante l'altare della Epifania che ritrae "L'adorazione dei Magi" e una statua del 1700 raffigurante il patrono del paese, San Michele, eseguita da Nicola Fumo.
Per approfondimenti:
- S. Maria Assunta di Ripalimosani di Franco Valente
- Lo scimmione ed altre figure di Franco Valente