Convento "S. Pier Celestino"
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Sorge all'entrata del paese, sulla sinistra, alle pendici del Colle Rosa. E' uno dei più antichi conventi del Molise anche se non si conoscono con precisione le sue origini:
le prime notizie certe risalgono al secolo decimo, allora era una abbazia Benedettina intitolata alla SS.Annunziata, della quale troviamo una raffigurazione sulla parete di fondo al di sopra del coro ligneo, raffigurazione che attira gli sguardi di chi entra in chiesa per la finezza delle forme e per la nobiltà delle espressioni.
Nel tredicesimo secolo vi dimorò Pietro da Morrone, asceso in un secondo momento al pontificato con il nome di Celestino V e santificato nel 1313, al quale venne intitolato il monastero ripese che da allora prese il nome di S.Pier Celestino. Fino al 1923 il convento venne gestito dai Frati Minori, in seguito fu donato ai Missionari Oblati di Maria Immacolata che tutt'oggi vi risiedono. La chiesa annessa all'interno dell'edificio è divisa in una navata centrale e una navata sinistra. Il coro di legno, che circonda l'altare, risale al 1646.
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E' interamente scolpito a mano, ma purtroppo mutilato della parte antistante. La chiesetta conserva tracce del più schietto stile romanico abruzzese nella zoccolatura della facciata e nel piccolo portale del secolo tredicesimo che presentava vestigi di affreschi nella lunetta (ora del tutto perduti).
Pregevoli sono due quadri di Scipione Cecere, risalenti alla fine del 1500 raffiguranti: l'uno Santa Maria degli Angeli (sull'altare), l'altro La Madonna delle Grazie (sulla parete destra). Interessanti sono i quattro pannelli, con dodici riquadri, nei quali sono rappresentati gli apostoli a mezzo busto su fondo scuro, con caratteri tipici della Scuola Napoletana del 1600, all'interno dei quali sono conservati due antichissimi reliquari in argento di stile barocco. Particolare è una bambola del 1700, raffigurante Maria Bambina, adagiata su di una culla in argento sorretta da angioletti donata al convento da un ripese miracolato. Di notevole interesse artistico culturale, sono il chiostro e la biblioteca. |
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