Chi ve l'ha fatto fare? O meglio, perchè
lo avete fatto?
Per quanto mi riguarda perché me lo hanno
proposto gli amici di avventura di Nicolino:
Mario Tanno, Guido Iammarino, Pino Di Nobile,
Antonio Tudino e gli altri che ruotano attorno
a questo abbozzo di redazione. Ho accettato
con piacere anche se l'onere morale non è
leggero.
Per quanto riguarda l'intero gruppo era una
promessa fatta a Nicolino, espressa da Mario
sin dal brutto giorno del funerale: portare
avanti le sue due creature, Gazzettino e Filodrammatica.
La prima è partita, spero davvero che
qualcuno rimetta in piedi la seconda.
Cosa troveremo sul nuovo Gazzettino?
Molti articoli dedicati al suo fondatore, il
ricordo di chi ha a lungo lavorato insieme a
lui, le sue opere, la sua mitica serenata alla
sua morosa: Ripa. E poi un assaggio di quello
che verrà ampliato in futuro: momenti
di attualità, rubriche di approfondimento,
collaborazioni con strani siti Internet che
fanno anche interviste (!!), spazi proposti
dalla scuola o dai ripesi che stanno all'estero,
la tradizionale pagina anagrafica con lauree
e anniversari. Ma soprattutto tradizione, storia,
ricerche mai diffuse, personaggi da ridipingere,
abitudini, usanze e mestieri che hanno fatto
la nostra storia.
Ci sarà modo di interagire con
la redazione?
Lo spero vivamente. Ringraziandovi per lo spazio
che avete offerto al Gazzettino colgo l'occasione
per invitare tutti a collaborare con noi: lo
si può fare fornendo idee, indicazioni,
materiale (pensate alle tante fotografie chiuse
nel cassetto che nascondono una bella storia
da raccontare), oppure partecipando alle riunioni
di redazione, purché con serietà
e puntualità. L'impegno non è
pesante, visto che per ora usciremo tre volte
all'anno. Il bello di queste iniziative sta
nella passione: senza di quella meglio non avviarsi.
Giustooo! Grazie e ciao!
Antonella Iammarino, in occasione della sua
tesi di laurea in Scienze Politiche presso l'Università
di Torino in antropologia culturale intitolata:
"Un mestiere in via di estinzione: il funaio
in Molise", ha pubblicato il libro: "U
Feniere" (Ed. Il Gazzettino - 1995), uno
studio approfondito di quello che era il mestiere
simbolo di Ripalimosani: il funaio (
clicca
qui per leggere la relativa scheda).
Alla dott.sa Antonella ed a tutta la redazione
va il nostro "in bocca al lupo" e
tutta la nostra stima ed incoraggiamento per
la prosecuzione di una vera e propria istituzione
ripese quale è il Gazzettino. A breve,
in queste pagine, sarà riportato qualche
articolo del nuovo numero, ed intanto chi volesse
leggere la storia completa del giornale, può
cliccare qui.