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CREDERE
O NON CREDERE: QUESTO E' IL RPOBLEMA |
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Un giorno mentre
stavo parlando con un amico, a proposito della
religione, lui mi disse: sei solo un ingenuo
sognatore che crede ancora a certe favole!
Certo, in quel momento io non
avevo nessuna capacità e nessuna prova per fargli
cambiare idea, è difficile convincere qualcuno
dell'esistenza di un essere soprannaturale che
né si vede e né si tocca, ma credimi, gli ho
detto, è ancora più difficile, quasi impossibile
osai dire, accettare che non esista.
Vedi, gli spiegai, oggi noi
usiamo la nostra intelligenza principalmente
sul progresso nel lavoro, sugli hobby, sul divertimento
e qualcuno, se ha voglia, sul rispetto reciproco
con gli amici e con la propria famiglia. Forse
dimentico l'amore... beh, quello è un'altra
cosa perché lì forse l'intelligenza ha poco
a che fare.
I progressi scientifici, tecnologici
e quelli sulla medicina, frutto della nostra
intelligenza, hanno sicuramente migliorato la
condizione dell'umanità, eppure siamo ancora
molto lontani nell'aver conquistato la vera
felicità, anzi. Cos'è allora che rende pienamente
felice l'uomo? |
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Noi umani ci
differenziamo dagli altri esseri viventi unicamente
dal fatto di avere una coscienza ed una ragione
che dominano l’intero sistema, sottomettendo
tutti, ma se non si usano sapientemente rischiano
di sottomettere anche noi stessi! Una lama a
doppio taglio dunque, e se non riusciamo a prenderla
dalla parte del manico aiutandoci con il nostro
intelletto rischiamo di vivere alla pari degli
altri esseri, allora cominciamo a riflettere.
Molti affermano che la felicità
si raggiunge con l’avere successo, possedere
denaro e soddisfare le concupiscenze, altri,
più umilmente, si accontentano di avere
solamente una buona salute, altri ancora, quelli
più sognatori, vorrebbero avere unicamente
un grande amore. |
Io, personalmente,
credo che per raggiungere la piena gioia, e
questo il mio amico non me lo può
certo dubitare, è l’avere sì
un grande amore, ma che fosse sempre vivo e
che durasse in eterno, altrimenti non avrebbe
senso; infatti la frase più forte che
due amanti si possono dire è quella di
amarsi per sempre. Quindi la nostra intelligenza
dobbiamo usarla soprattutto per raggiungere
questo stato, ma il problema è che né
l’amore si acquista con la ragione e né
siamo abbastanza potenti per rimanere eternamente
giovani, siamo allora destinati ad essere per
sempre infelici?
Andando ancora più a
fondo mi domando: perché devo essere
schiavo e prigioniero dell’amore? Perché
non ho il pieno controllo su di esso e su tutti
gli altri sentimenti? Perché mi fa così
male quando non sono ricambiato? |
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Le risposte si trovano
solo in colui che è amore, Dio Onnipotente
creatore del cielo e della terra.
Non credere a Lui significa
che tutte le leggi e regole che ordinano in
perfetta armonia l’universo è soltanto
un caso; che la natura con i suoi meravigliosi
colori e splendidi frutti è solo un caso;
che gli animali vivendo e nutrendosi dipendentemente
l’uno all’altro senza creare un
minimo squilibrio è solo un caso; |
che l’uomo
abbia potuto raggiungere una elevata intelligenza,
perfetta complessità, incomparabile bellezza
ed un alone di mistero, è solo un caso;
che siamo nati tutti maschio e femmina per cui
accoppiandoci ci moltiplichiamo, è solo
un caso; che desideriamo volerci bene l’un
l’altro è solo un caso. Credere
a tutto questo mi riesce impossibile.
Se non crediamo in Dio dovremmo
allora distruggere prima di tutto la Chiesa,
distruggere tutti gli ideali, le religioni,
distruggere tutte le leggi che ci governano,
distruggere l’amore, perché sono
solo d’intralcio al nostro desiderio di
possedere quanto più beni materiali possibili,
di soddisfare a tutti i nostri bisogni carnali,
alla nostra voglia di comandare e di sottomettere
od eliminare chiunque ci dia fastidio. Tanto
a che vale essere assoggettati e soffrire per
poi morire per sempre?
Ma se abbiamo scelto la strada
dell’amore e del rispetto reciproco vuol
dire che vogliamo dare un significato alla nostra
vita e fortunatamente non ci è data altra
strada che quella in Dio. |
Tutto il creato potrebbe
sembrare un paradiso terrestre se tutto funzionasse
alla perfezione e non esistesse il male, ma
poiché per rivelazione di Dio anche il
creato un giorno avrà la sua fine, vuol
dire che siamo destinati a vivere per sempre
in un’altra dimensione, questo mondo non
ci appartiene, non ci dobbiamo attaccare ad
esso, è soltanto un momento di passaggio
e quindi non sembra sia intelligente sprecare
tutte le nostre forze per la materia; |
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d’altronde
è più volte confermato che non
è il denaro la felicità dell’uomo
in quanto dopo la morte non ha nessun valore,
né avere un corpo sano e curatissimo
perché prima o poi, come i fiori nei
campi, si avvizza e muore, ma soltanto l’amore
riempie la vita e riesce a far pensare all’eternità,
usiamo allora tutte le nostre possibilità
per riuscire a scoprire se c’è
veramente un’altra vita migliore.
Fortunatamente il cristiano
e qualche altra religione, quelle decisamente
più diffuse, credono ad un Dio che si
è autorivelato da migliaia di anni, un
Dio che ha imposto le sue leggi nonostante la
nostra grande debolezza, un Dio che ha lasciato
documenti e testimonianze, validi ed attuali
in ogni epoca, un Dio che si è fatto
uomo come noi, un Dio che opera in tutte le
generazioni lasciando sempre segni schiaccianti
ed indelebili, un Dio che è amore infinito
e vita eterna e ci ha promesso di vivere per
sempre con Lui. |
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A questo punto allora non
è il cristiano un sognatore, in quanto
lui crede ad un Dio storico che si è
manifestato e che dà pieno significato
alle cose di questo mondo, ma è sognatore
piuttosto colui che crede a certi ideali non
avendo nessuna prova valida e fidandosi solo
sulla ragione umana che prima o poi ha la sua
fine arrampicandosi sugli specchi che puntualmente
si frantumano. Del resto Gesù stesso
disse che “cielo e terra passeranno ma
le mie parole non passeranno”. |
La verità
è che spesso non prendiamo sul serio
fino infondo la Fede perché siamo troppo
presi dalle nostre cose che sono reali e concrete,
invece Dio non si vede, è Spirito, ma
fin dall’inizio Lui ha agito rimanendo
sempre nel nascondimento per rispetto alla nostra
libertà di scegliere sulla nostra vita.
C’è insomma abbastanza
luce per credere ed abbastanza tenebre per non
credere, perchè nel momento in cui decidiamo
di aver fede lo avremmo fatto per nostra propria
ferma convinzione, ma per salvarsi non basta
dire solo “Signore Signore”, come
ci insegna il Vangelo, e nemmeno attaccarsi
alle tradizioni umane che trascurano il vero
comandamento di Dio, ma bisogna vivere prima
di tutto il primo comandamento che è
“amerai il Signore, Dio tuo, con tutto
il cuore, con tutta l’anima tua e con
tutte le tue forze” e poi “ama il
prossimo tuo come te stesso” perché
negli altri c’è Dio, tutto il resto
ci sarà dato in più, e non dimentichiamo
infine che la fede è un dono di Dio e
si alimenta solo con la preghiera incessante.
Agiamo, dunque, e reagiamo
personalmente in prima linea senza attenderci
niente dagli altri, per liberarci dalla schiavitù
della materia, e che Dio ci aiuti e ci benedica
tutti. |
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