Comune di Ripalimosani (CB)
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 Giovedì 26 Dicembre 2024

  
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"A MESCKUERATE"
 
Oltre ai classici carri sfarzosi di Carnevale che sfilano in molte piazze d'Italia, oltre al Carnevale di Venezia con la sua eleganza e ricercatezza, c'è a Ripalimosani una particolarissima tradizione di Carnevale: le storie della "Mesckuerate", o più anticamente "I Mierz", che consiste in un'allegra compagnia composta generalmente da musicisti, attori e cantanti improvvisati, diretti dal cosiddetto "concertatore", e portano in giro per le vie del paese scenette comiche di tutti i gusti e di tutte le risate, in rigido dialetto ripese, accompagnate ed intercalate da musiche e canti popolari, è insomma un "musical" tutto nostrano che prende in giro i vari aspetti della vita e soprattutto l'amore.

1967
Tradizione, questa, sviluppata e perfezionata specialmente nel Novecento, ma troviamo traccia già nel XVI secolo, infatti nel capitolo Municipale tra l'Università ed il feudatario locale del 1588 c'è un riferimento alle "maschere". La compagnia si riunisce qualche mese prima ed inizia a provare, a selezionare macchiette, duetti e canzoni ed infine si assegnano le parti; contemporaneamente si preparano i costumi e tutto l'occorrente per la manifestazione.

1978

1987
La mattina della rappresentazione l'équipe si raduna di buon ora e, non prima di un'abbondante e sostanziosa colazione, comincia la fase della preparazione: vestizione, trucco e prova, accordi degli strumenti musicali. Infine quando tutto è pronto, in tarda mattinata, inizia la sfilata per le strade camminando e ballando a ritmo di marcette allegre e divertenti, e i pulcinella, con la tradizionale casacca bianca ed il cappello a forma di cono, armati di tamburello e trombette, si fanno spazio tra la folla per permettere il passaggio del resto del gruppo.
In punti prestabiliti del paese, sei o sette in tutto, si effettuano le "posate" o soste dove in un batter d'occhio viene montata la scenografia portata appresso, durante le quali avviene lo spettacolo vero e proprio introdotto e spiegato mano a mano da un personaggio anch'esso molto caratteristico: il presentatore. 
Finito lo spettacolo la compagnia si rimette in cammino alla volta di ulteriori soste per ripetere sempre le stesse scenette. Tra una sosta e l'altra i protagonisti approfittano della generosità degli spettatori per rifocillarsi, in modo da essere freschi ed efficienti, e sempre più allegri, fino all'ultima sosta che avviene nella piazza principale al calare delle prime ombre della sera: è il momento questo di massimo splendore dello show con una troupe ben collaudata e ben rinvigorita… 
"A Mesckuerate" è il naturale prodotto di tanti artisti presenti e passati di Ripa di cui il paese è stato sempre fortunatamente ben fornito. A cominciare dal "concertatore" in passato si ricorda soprattutto Ildo Tartaglia, tra le sue numerose "Mesckuerate" citiamo quella del 1950 "La cupeta"; nel 1953 "La vecchia fattoria"; nel 1957 "A brellante Merecane"; nel 1958 "Balcone rifiorito". Un altro "concertatore" degno di essere ricordato è stato Antonio Di Cillo "Capizzone", di lui si ricorda "Carceratiello" del 1924 e "Chiarinella" del 1976. Da non dimenticare inoltre Nicola Palermo, Pasqualino Di Monaco e Nicola Trivisonno "Coccillo" che fece "Bizzoca" nel 1956. 
Ma l'uomo nuovo che ha ereditato sicuramente lo spirito del Tartaglia è Mario Tanno sulla breccia ormai da quasi venticinque anni. Sono sue le edizioni del 1976, 1977, 1978 e 1979 che portò, fra l'altro, l'introduzione dei famosi "Coccioloni", di una trama vera e propria con un filo conduttore, ed il valido appoggio di un coro femminile alle canzoni ed alle marcette. Nel 1987 fece "Rosa": la storia di una donna che aveva molti pretendenti ma anche molte "malelingue". Nel 1991 fu la volta di "U Merecane", strepitoso successo per una trovata geniale: la storia di un paesano che, ritornato dalle Americhe pieno di dollari, scopre di avere mille parenti e mille amanti. Altro successo nel 1995 con "Chije è a lluteme" rimembra i vecchi tempi quando le donne facevano la fila alla fontana per riempire le tine d'acqua e nell'attesa tutti possiamo immaginare cosa si potessero dire. 


1995

 


1995

 


1996

L'ultima edizione, ahimè, risale al 1996 con "Il Revival" che era la raccolta delle scenette più belle delle passate edizioni. 
Sfortunatamente "A Mesckuerate" ha avuto diverse interruzioni, più o meno lunghe, restando in balia di qualche mente creatrice e di persone volenterose che non sempre si riescono a comporre. Accanto ai "concertatori" mensoniamo ora i più bravi buffoni di tutte le "Masckuerate". I nomi più prestigiosi furono Antonio Di Cillo "Capizzone", Michele Palermo "Colecece", Nicola Micatrotta "N' doscele" ed un altro col soprannome di "Faffa", questi erano in voga negli anni '20; negli anni '40 nominiamo Antonio Rateni "Cemenelle"; negli anni '50 fece furore Lucio Lanese "Sciusce", comico tuttofare; negli anni '60 si distinsero Luigi Trivisonno "Catenaccio" e Giovanni Tabasso meglio conosciuto come "Pastorello"; dalla fine degli anni settanta in poi arriva la figura di Angiolino Trivisonno "Prediènze" dotato di padronanza e di grande voce, interprete principale di "Rosa" e "U Merecane", accanto ad altre voci limpide come quella di Giulio D'Alessandro "Cendane" e Lino D'Amore "Sorge", da citare anche i buffoni sempre disponibili quali Luigino Sabetta e Pasqualino Minadeo. Fra i "presentatori" vanno ricordati Antonio Di Nardo e Mario D'Alessandro "Cendane". 
Discorso a parte invece va fatto sui musicisti, senza di loro sicuramente la "Mesckuerate" non avrebbe senso, essi stanno in stretto rapporto col "concertatore" scegliendo le canzoni adatte che di solito sono presi da autori regionali in cui si cambiano soltanto le parole per adattarle alla storia. Tra gli strumenti adottati regna incontrastato il mandolino, di cui Ripa vanta un glorioso passato tuttora in voga, seguono la chitarra, la fisarmonica ed un tempo anche il violino. Lunga sarebbe la lista dei relativi bravissimi musicisti. Mario Tanno in tutte le sue edizioni si è servito del validissimo supporto dei "Plettri", notissimo complesso formato proprio da mandolini e chitarre, coadiuvati da gregari vari come fisarmonicisti e sassofonisti. 
Fin qui la storia di questa manifestazione che esce direttamente dal cuore dei ripesi e dalla grande voglia di divertirsi insieme, con momenti di autentiche risate da trovate intelligenti, sperando al più presto di descrivere le gesta del prossimo grande e travolgente successo.

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