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REFERENDUM 12/13 GIUGNO |
09-06-2005 by angelo | Rispetto le idee di tutti ovviamente.Ma l'autore dei quattro si evidentemente è il primo a non essere convinto di quel che dice.Infatti non si firma.Inoltre dire che se si vota si,si salva la vita di tanti neonati mi semrbra troppo.L'art.1 comma 1 del referendum n.3 assicura i diritti di tutti i soggetti compreso il concepito.Se si abroga (se si vota si) i diritti del medesimo vengono cancellati.Quanto alla Chiesa,essa non impone nulla.Invita ad
essere coerenti con il suo insegnamento,tra cui c'è la difesa e sacralità della vita umana dal concepimento fino alla morte.Poi ognuno è libero o meno di ascoltare,ma è un suo preciso dovere farlo.
Angelo Cannavina |
09-06-2005 by Dux | vorrei intervenire per invitare ad astenersi domenica e lunedì. L'astensione è l'unico modo per evitare il far-west che c'è su questa delicata materia. La legge non sarà perfetta ma quanto meno esiste una regolamentazione in questo campo. Il papa ha fatto bene a pronunciarsi ufficialmente in quanto guida suprema della chiesa per la quale il diritto alla vita è un pilastro essenziale, contrariamente a quello che pensano Pannella e soci a cui piacerebbe giocare con gli embrioni che sono degli esseri viventi a tutti gli effetti |
10-06-2005 by vincenzo | allego una recente intervista rilasciata dal professor Veronesi che come sapete è uno dei volti più noti in Italia nella battaglia contro tanti mali incurabili.....
lancio un ultimo appello:
PER FAVORE ANDATE A VOTARE, GARANTIAMO A TUTTI LA GIOIA DI AVERE UN FIGLIO, AIUTIAMO LA SCIENZA AD AVERE PIU' POSSIBILITA' DI CURARE TANTE, TROPPE MALATTIE.....
un saluto a tutti
vincenzo
Ogni giorno almeno 10 mila uova fecondate in normali rapporti di coppia non attecchiscono in utero e muoiono. Circa 300 mila al mese, 3 milioni e seicentomila l’anno. E questo solo in Italia. Una strage di potenziali bambini e, secondo la Chiesa, di anime che non si sa dove vanno. Un eccidio di innocenti inspiegabile».
Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità, oncologo e scienziato di fama internazionale voterà sì al referendum di abrogazione di alcuni punti controversi della ormai nota legge 40 che regola in Italia la procreazione medicalmente assistita o fecondazione artificiale.
Professore, secondo lei dove vanno tutti questi ovuli fecondati?
«Da scienziato e ateo rispondo: da nessuna parte. Ma secondo la Chiesa, non essendo battezzati, dovrebbero finire tutti nel Limbo. Ipotesi scartata però da San Tommaso d’Aquino che fissa al terzo mese di vita la comparsa dell’anima. Mentre per l’ebraismo il momento chiave è il quarto mese. Detto questo, ricordo la mia infanzia di bimbo cresciuto in cascina: la mortalità neonatale era allora altissima e ricordo l'angoscia dei genitori per non far finire il loro figlio al Limbo. Quando i piccoli stavano male, chiamavano prima il prete del medico».
Ma allora, quand’è che questo ovulo fecondato si completerebbe con l’anima?
«Scientificamente potremmo far coincidere l’anima con il pensiero, con la psiche. È ormai provato che il feto pensa, all’ottavo-nono mese. È ragionevole quindi ipotizzare che l’anima esiste se c’è il pensiero. Ed è ragionevole immaginare che l’anima, e secondo il pensiero cattolico la vita, entra nel corpo quando c’è un abbozzo di struttura pensante, di avvio dell’intelligenza. Tant’è che la morte oggi coincide con la morte del cervello: l’espianto di organi vitali è consentito anche dalla Chiesa dopo la morte documentata del cervello. Ma quando l’embrione inizia ad avere questo abbozzo? Questo accade dopo due settimane dall’attecchimento in utero. Prima è solo un ammasso di cellule. Un progetto di essere vivente».
Di essere vivente o di essere umano?
«Uno scimpanzé che cos’è? Un essere vivente con una differenza minima nel genoma rispetto all’uomo. Talmente minima, i geni sono uguali al 99,5 per cento, che potenzialmente potrebbe essere un progetto di uomo. E allora perché non tutelare anche lui? La Chiesa in realtà ha una visione antropocentrica: solo l’uomo conta. Ma io che sono animalista e vegetariano mi chiedo, provocatoriamente, perché non tuteliamo anche gli embrioni degli scimpanzé, anch’essi sono progetti di esseri umani».
Quindi, che cosa non va nella legge 40?
«Innanzitutto che tutela più gli ammassi di cellule che la donna o i feti veri e propri».
In che senso?
«Basti pensare all’inumana proibizione della diagnosi preimpianto per verificare la buona salute dell’embrione. Una palese contraddizione con la legislazione italiana in vigore che prevede l’esame prenatale del liquido amniotico o dei villi coriali, così come l’ecografia già dal secondo mese, che in caso dimostri una malformazione o una situazione grave del feto autorizza la scelta dell’aborto. E credo che nessuna donna ami abortire. Eppure mentre è prevista l’eliminazione di un feto, di un essere umano, si tutela un ammasso di cellule non pensante... Almeno fino a quando non diventa pensante, perché poi l’aborto è ammesso... Sconcertante».
Ma non c’è un rischio di deriva eugenetica?
«Bè, anche l’esame del liquido amniotico o l’ecografia al secondo mese in teoria nascondono il rischio di selezione eugenetica. Forse che poi la differenza non è fatta dall’etica del medico e dall’amore dei genitori in attesa. Non ho mai sentito di un aborto legato al colore degli occhi del futuro bambino. Eppure potenzialmente questo potrebbe accadere... In realtà la legge 40 offende i successi della ricerca scientifica che era arrivata ad anticipare la verifica della salute dell’embrione addirittura a prima dell’impianto evitando drammi psicologici ben maggiori. Offende me scienziato».
E sul numero massimo di tre embrioni da creare e impiantare, per evitare di congelarli?
«Anche in questo esiste una grave contraddizione etica. Se l’embrione è un essere vivente perché ne prevediamo la morte per legge?».
Che cosa vuol dire?
«Semplice, se impiantiamo tre embrioni sappiamo per certo che minimo uno muore, se non tutti e tre. Inoltre i parti plurigemellari sono un rischio per la donna. Allora, o si preleva un ovulo per volta, lo si feconda e lo si impianta. O si preparano più embrioni, si congelano e se ne impianta uno per volta. Questa peraltro è l’ultima indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)».
La legge però serviva a regolare una sorta di Far West?
«Parlare di situazione da Far West è un oltraggio per la medicina italiana che in questo campo era al primo posto in Europa. E comunque, come dice il giurista Pietro Rescigno, sarebbe stato meglio il vuoto normativo a una legge lacunosa e contraddittoria».
E il problema degli embrioni congelati «orfani»?
«Ho già espresso più volte il mio pensiero: piuttosto che finire in un lavandino, potrebbero essere fondamentali per la ricerca sulle cellule staminali e altro. Donatori di cellule così come un adulto, constatata la morte cerebrale, può essere un donatore di organi... E poi, quando un domani, studiando le cellule staminali di un embrione, all’estero verrà trovato un farmaco che cura per esempio il Parkinson, i cattolici che fanno?... Non lo prendono?». |
10-06-2005 by santo | Sentir parlare dux di dirtto alla vita mi riesce difficile.....abbi almeno il buon senso di non pronunciare la parola vita visto che 60 anni fa ne avete spezzate parecchi milioni!!!!!!
Andate a votare e solo cosi' si esalta la democrezia..........poi fatelo secondo la vostra coscienza!!!!!!!
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10-06-2005 by Sportlife | Vorrei far notare una cosa e cioè se passa questo referendum vi è il rischio che a lungo andare si arrivi ad un vero e proprio commercio degli embrioni cioè se per esempio vi è una forte richiesta di un particolare tipo embrioni con determinate caratteristiche per la legge della domanda e dell'offerta il prezzo salirà e quindi si potrebbe andare incontro ad una vera e propria speculazione sulla vita umana.
Le parole pronunciate dalla Fallaci sono come al solito forti ( "ritorno al nazismo se passa il referendum" ) però si rischia di far diventare la vita umana un prodotto perchè vi saranno da un lato le famiglie che chiedono figli con determinate caratteristiche e dall'altro medici che potrebbero far di tutto per accontentare le richieste. Ciao a tutti |
10-06-2005 by Carbonaro 3 | Badate bene che il referendum non vuole abrogare nessuna legge, resterà in ogni caso il corpo della legge votata dal parlamento...quindi nessun far west, sia chiaro.
Il referendum mira a "scoprire" qual'è l'orientamento della maggior parte degli italiani su 4 punti cruciali, forse quelli più dibattuti dall'opinione pubblica...non capisco perchè sia così difficile dire solo SI o solo NO...
Per carità esistono problemi etici molto complessi legati a questa problematica...ma, come emerge dalla lettera del Prof. Veronesi anche su questa materia spesso la posizione della chiesa cattolica cade in contraddizione.
Quello che mi sento di apprezzare sono le dichiarazioni di molti politici che, per una volta e vista la delicatezza della materia, hanno preso una posizione personale, anche contraria a quella che è la linea del proprio partito. Perchè nessun partito o organizzazione dovrebbe dettare un unico pensiero in questioni realmente personali e perchè, in ogni caso, la volontà di avere un figlio in una situazione di sterilità non è nè di destra nè di centro ne di sinistra.
In ogni caso, qualunque sia il motivo o il convincimento personale, se non si vogliono abrogare i quattro punti in questione basterà recarsi alle urne e scrivere 4 volte NO...passerà la legge che i nostri parlamentari hanno votato per conto nostro...viceversa se si crede che i quattro punti vadano abrogati, ripeto, qualunque sia il motivo o il convincimento personale, basterà recarsi alle urne e votare 4 volte SI.
Votare è un diritto, ma anche un dovere.
Saluti
Pierluigi |
10-06-2005 by Nardo | Ricordiamoci di andare a votare questo fine settimana.
Qualunque sia il voto ESPRIMIAMO LA NOSTRA OPINIONE: E' UN NOSTRO DIRITTO!!!
Quelli che ci dicono di non votare sono gli stessi che vogliono toglierci la
libertà di pensare. Sono quelli che vogliono pensare al nostro posto. Sono
quelli che poi, quando serve a loro, vengono a chiederci di votare (per loro).
Facciamogli vedere che abbiamo una opinione e non ci beviamo tutto quello che
loro dicono. Questo referendum lo paghiamo noi con le nostre tasse, non
facciamolo fallire.
Facciamogli vedere che il nostro cervello non si è ancora rammollito con i
"grandi fratelli", veline e culi di cui farciscono tutti i TG con l'unico scopo
di evitare la VERA INFORMAZIONE!!!
FACCIAMOGLI VEDERE CHE SIAMO ANCORA DELLE PERSONE COMPLETE... CERVELLO INCLUSO |
10-06-2005 by Giogging | A mio modesto parere, e dopo aver fatto un'analisi della legge in questione, ritengo che la stessa sia stata messa ingiustamente sul campo dell'imputazione da parte del fronte del SI'.
Mi spiego: per quanto riguarda la ricerca scientifica (quesito n. 1), l'art. 13 comma 2 della legge recita: "La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell'embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative."
Personalmente quindi deduco che la legge non vieti la ricerca sperimentale me ne regola l'uso.
Per quanto riguarda il limite d'accesso (quesito n. 2 e 3), è più che giusto she sia consentito solo alle coppie con documentata sterilità o infertilità, altrimenti si rischia il pericolo che qualsiasi coppia, per qualsiasi motivo, accedano alla fecondazione medicalmente assistita con il grande rischio di provocare, come ha detto giustamente Sportlife, un degradante commercio di embrioni umani.
Riguardo, infine, all'eterologa (quesito n. 4), non trovo nessun motivo di giustificazione al suo ricorso: ogni vita umana ha diritto ad avere ed a conoscere entrambi i propri genitori, altrimenti è meglio che mettiamo una grande croce sul matrimonio e sul valore della famiglia!
Ritengo quindi che l'attuale legge, aldilà delle questioni religiose o politiche, sia un'ottimo compromesso tra la libertà della ricerca scientifica e la difesa della vita, pur rimamento tuttavia oggetto di futuri miglioramenti ma non di stravolgimenti che ne compromettano il senso. |
10-06-2005 by vincenzo | caro giogging
io credo che nè io nè tu siamo capaci di capire quale sia l'impatto della legge sulla possibilità di sviluppo della ricerca....
mi limito a rilevare che ciò che è possibile in tutto il mondo sarebbe vietato in Italia.....
e non dimentichiamo che la stragrande maggioranza della comuità scientifica mondiale - ci sono stati anche in questo caso appelli - hanno ribadito gli effetti benevoli derivanti dalla vittoria del si.
poi come dice il mio flatmate piero, liberissimi di essere favorevoli alla legge: ma allora si vada a votare e si scriva No.
vincenzo
un caro saluto a tutti!!!!!
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10-06-2005 by carbonaro 3 | Personalmente tra le motivazioni di Veronesi e quelle di Giogging trovo più convincenti quelle dell'ex ministro della Salute...non ho capito però se Giogging voterà NO o si asterrà...
Un quesito:
se foste sterili (voi o il vostro partner) ricorrereste alla fecondazione assisitita? Vorreste sapere se vostro figlio sarà sano o no? Chi ha più diritto di essere tutelato la madre o un embrione?...oppure più semplicemente andreste in Spagna?
Ciao |
10-06-2005 by Sportlife | Caro piero sulla prima domanda si potrebbe ricorrere all'adozione, sulla seconda non ha importanza perchè una volta che hai saputo che non nascerà sano cosa fai lo scarti? no, quindi non è importante saperlo prima ( sempre secondo il mio modesto parere ) e sulla terza direi che entrambi hanno bisogno di tutela.
per rispondere a vincenzo ( che saluto ) e a "Nardo" dico che non è detto che chi non va a votare non ragiona con il proprio cervello perché si sa che nei referendum vinci quasi sempre il si quindi chi non vuole che passi utilizza lo strumento dell’astensione.
Un caro saluti a tutti
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10-06-2005 by vincenzo | caro sportlife - ti saluto, anche se non so chi sei, scusami - le tue ultime righe sono l'esempio migliore per convincere gli altri ad andare a votare:
1) quindi se tu o il tuo partner fossi sterile, ricorreresti all'adozione, quando invece con i progressi della scienza potresti avere un tuo figlio...
[se è una scelta che rispetto, perchè però IMPORRE A TANTI CHE NON LA PENSANO COME TE di fare lo stesso?????]
2) la scienza ha fatto tali progressi che da un ammasso cellulare (che che ne dica il clero) è possibile se il futuro nascituro sarà o meno sano.
voglio vedere chi è contento di avere un figlio malato.... quando una tale cosa sarebbe stata perfettamente evitabile [e ritorno a dire, non si rinuncia ad una vita ma a quello che gli scienziati chiamano ammasso cellulare....]
3) sull'astensione poi..... che dire è una questione di senso civico, usando le parole di Gianfranco Fini.....[mi tocca citare anche fini......aimè]
un caro saluto a tutti |
10-06-2005 by Sportlife | Sulla prima ti dico che comunque alla fine non è proprio figlio tuo perchè c'è stata (credo, non sono preparato in materia) una manipolazione; sulla seconda sinceramente non so cosa dire perchè una volta che l'embrione nasce non sano non so come si possa intervenire (quindi per evitare di dire delle fesserie alzo le mani); infine sull'astensione per quanto mi riguarda è una forma di vota - non attiva - ma comunque una forma di voto fatta in buona fede. Scusami per averti fatto citare fini ma come ha ricordato prima pierluigi per una volta non ci sono state delle scelte politiche ma personali.
Ps leggi la mail |
10-06-2005 by carbonaro 3 | ...ops mi ha preceduto il mio flatmate...in ogni caso io, personalmente, (ma non penso di essere il solo) se dall'analisi pre-embrionale dovessi individuare una malattia preferirei non mettere al mondo un figlio malato. Questo perchè credo nella scienza, nei progressi e nelle conquiste e perchè allo stesso tempo non sono religioso. Altri non saranno d'accordo...ma è questo che punta a sapere il referendum.
Altrimenti dovremmo fare a meno dell'ecografia...delle analisi del sangue...e di tanti altre scoperte che non tutelano il diritto alla vita.
Ciao
ps.ma chi sei?
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10-06-2005 by angelo | Cari Vincenzo e Pierluigi,siete troppo svegli,quindi non c'è bisogno di spiegarvi che chi vuole realmente che la legge non venga abrogata ha un solo modo,non andare a votare!
Angelo Cannavina
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